Come conservare un formaggio in casa? Come conservarlo bene in modo che le sue proprietà organolettiche non vengano compromesse? Oggi cercheremo di rispondere a queste domande per assicurarvi di gustare sempre i vostri formaggi al meglio delle loro caratteristiche. Sapere come procedere alla corretta conservazione degli alimenti in generale e dei formaggi in particolare è parte integrante del loro acquisto consapevole ed è una curiosità che oggi vogliamo soddisfare. Qualsiasi sia il vostro formaggio preferito, esistono metodi di conservazione per mantenere intatti sapore, aroma e profumo.

 

Come conservare al meglio i formaggi

Di tipi di formaggio ve ne sono un’infinità: formaggi stagionati, formaggi freschi, a pasta dura, semidura a pasta molle come la fontina, latticini ed ognuno ha la sua conservazione che viene regolata, sia prima sia dopo la stagionatura, dalla temperatura e dall’umidità. I formaggi vanno conservati, nella maggior parte dei casi, a fette o comunque in porzioni dei prodotti e, per questo motivo, è facile che il formaggio si ossidi abbastanza velocemente in superficie, conferendo un imbrunimento alla pasta. Inoltre, le note olfattive e gustative possono alterarsi trasformando odori e sapori che all’acquisto erano gradevoli. Anche i raggi della luce hanno un’incidenza notevole su gusto, odore e degradano i grassi e le vitamine.

Il problema della corretta conservazione in casa del formaggio può essere risolto, almeno in parte, sin dall’inizio: acquistate sempre piccole porzioni che possano essere consumate nel giro di pochi giorni.

Se però possedete una cantina e siete amanti del formaggio, potrete approvvigionarvi meno frequentemente e con pezzature più grandi perché questo è l’ambiente ideale in cui temperatura e penombra permettono di conservare nel modo migliore qualsiasi tipo di formaggio.

Ma, più di frequente, capita di dover ricorrere al frigorifero per conservare il formaggio che dovrà sempre essere sistemato nello scomparto in cui la temperatura è prossima allo zero, senza mai scendere al di sotto di esso. Dovrete quindi conservare lì il vostro pezzo di formaggio avvolto in un foglio di carta oleata o di alluminio.

Ovviamente, le fette devono essere separate l’una dall’altra e incartate singolarmente: soltanto così è possibile avvicinarle nei contenitori perché, in questo modo, non esiste il pericolo di un contatto fisico che faccia assorbire gli aromi diversi. Abbiate cura soprattutto di separare i formaggi a muffa blu che devono sempre essere conservati in fogli di carta stagnola.

Dovete fare una distinzione tra i formaggi a pasta dura e stagionati e quelli a pasta tenera e a maturazione breve, vediamo in che modo. Per i primi si consiglia di utilizzare un panno di lino o di cotone, fresco di bucato e leggermente inumidito, senza odore di detersivo, nel quale avvolgere il pezzo di grana o di pecorino, prima di riporlo in una piccola dispensa a temperatura ambiente.

Il pezzo di cacio avvolto in un canovaccio di tela può essere deposto in un sacchetto di plastica trasparente, bucherellato qualora la pasta sia abbastanza secca e riposto in un luogo fresco e buio. Ricordate che la conservazione casalinga è influenzata anche dalla stagione in cui acquistate il formaggio. Nei mesi estivi, quando la temperatura e l’umidità possono raggiungere livelli di guardia, l’uso del frigo diventa indispensabile. Però, un’ora e mezza prima di portarlo in tavola o di impiegarlo per ricette varie, il formaggio deve essere tirato fuori, scartato e ossigenato.

Potete correttamente conservare i formaggi in frigo anche in contenitori a chiusura ermetica: questo accorgimento scongiura il rischio della formazione della condensa.

Come conservare il Quartirolo

Tra i consigli principali per riuscire a conservare meglio il formaggio se, come già detto, non disponete di una cantina e il vostro unico rifugio per i formaggi è il frigorifero, vi è l’acquisto presso il vostro alimentari di fiducia di piccole quantità e non della forma intera. Questo anche nel caso del quartirolo, un formaggio lombardo a base di latte vaccino intero o parzialmente scremato con una crosta morbida, un sapore acidulo da giovane e più aromatico con la stagionatura. Il modo corretto di conservarlo è quello di sistemarlo in frigorifero, in un contenitore con coperchio a chiusura ermetica, avvolto in un panno leggermente inumidito o in un foglio di carta stagnola.

Come conservare il Taleggio

Il taleggio è un tipo di formaggio a pasta molle con la crosta sottile e fiorita che resiste in frigorifero per tempi abbastanza lunghi, purché conservato correttamente. La temperatura del frigorifero a cui dovete conservarlo non deve mai superare i 6° né andare sotto lo zero. Evitate di conservarlo nella pellicola o in sacchetti di plastica che potrebbero provocare condensa. Conservatelo nella sua confezione o spostatelo e avvolgetelo in un panno che permetta alla crosta di rimanere umida.

Il taleggio può addirittura essere conservato in freezer ma in questo caso le piccole porzioni sono d’obbligo. Avvolgetelo, in piccole fette, nei fogli di carta stagnola e potrete congelarlo per un periodo massimo di sei mesi.

Come conservare il Caprino

Il caprino è un formaggio di capra che, al taglio, ha una consistenza cremosa e che, come tutti i formaggi freschi, deve essere consumato nel giro di pochi giorni anche per evitare che perda in sapore. Potete conservarlo nella parte più bassa del frigorifero, chiuso nella sua confezione di acquisto, avendo cura di richiudere bene la confezione una volta aperta.

Come conservare il Provolone

Il provolone è un formaggio dalla pasta morbida, elastica e compatta con una sottile crosta liscia e dura, di colore paglierino. In genere si acquista a fette e questo è infatti il modo migliore per conservarlo. Avvolgete ogni fetta in un foglio di alluminio oppure avvolgetele in un panno di lino o cotone e mettetele in sacchetti di plastica su cui avrete precedentemente praticato dei fori. A differenza dei formaggi freschi e del caprino appena citato, le fette di provolone devono essere sistemate nella parte meno fredda del frigo, dove la temperatura oscilla tra gli 8° e i 12°. Anche nel caso del provolone, è bene riportarlo a temperatura ambiente prima di consumarlo.